San Giovanni Suergiu: esercizio fisico e malattie reumatologiche
Prende il via lunedì 25 marzo pv il progetto di prescrizione dell’esercizio fisico in ambito extra-ospedaliero della durata di cinque mesi, in pazienti che hanno affrontato un percorso di cura per malattie reumatologiche
Carbonia 24 marzo 2024 – Esercizio fisico adattato e ideato su misura per le donne che attraversano un percorso di malattia reumatologica. Prende il via lunedì 25 marzo pv il progetto di prescrizione dell’esercizio fisico in ambito extra-ospedaliero della durata di cinque mesi, in pazienti che hanno affrontato un percorso di cura per malattie reumatologiche, realizzato grazie all’intesa tra Asl Sulcis Iglesiente, Comune di San Giovanni Suergiu e la ASD Gli equilibristi Onlus di San Giovanni Suergiu.
Un esempio di collaborazione pubblico-privato che si propone di rispondere a nuovi bisogni di benessere e salute delle pazienti affette da importanti patologie cronico degenerative.
Il percorso prevede allenamenti di tipo aerobico associati ad esercizi di forza e flessibilità: coinvolgerà circa 15 pazienti, selezionate dalla SSD di Reumatologia dell’Ospedale CTO di Iglesias coordinata dalla Dr.ssa Mariangela Pusceddu e valutate nell’ambito della SS di Medicina dello Sport della Asl Sulcis Iglesiente dell’Ospedale Santa Barbara di Iglesias.
Proprio presso la Struttura di Medicina dello Sport il personale medico e infermieristico, coordinato dal Dr. Francesco Piras, le pazienti selezionate sono state sottoposte a valutazione clinico-funzionale in base alla quale è stato definito un programma di esercizio fisico adattato in relazione alle caratteristiche peculiari della malattia reumatologica, secondo le esigenze specifiche di ciascuna donna, da effettuarsi presso la palestra Aequilibrium Centro Medical Fitness di San Giovanni Suergiu che mette a disposizione la struttura ed un laureato in Scienze Motorie specialista A.P.A. (attività motoria preventiva ed adattata).
L’evidenza scientifica riconosce l’esercizio fisico come strumento fondamentale per la riduzione della mortalità e il miglioramento della qualità della vita e nella terapia di molte malattie croniche non trasmissibili ad alto costo sociale, risultando determinante come prevenzione primaria e, nell’ambito specifico del progetto proposto, come prevenzione secondaria e terziaria delle complicanze legate alle patologie citate
Ultima modifica
25 Marzo, 2024